mercoledì 12 novembre 2008

Che tempo fa?

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Cosa mi serve la TV, quando i pochi programmi decenti si trovano in rete?

Sul sito della trasmissione condotta da Fabio Fazio "che tempo che fa" l'intervista a Messner incentrata sul Nanga Parbat, sulla scomparsa di suo fratello Günther e sulle polemiche che la seguirono, in occasione dell'uscita del nuovo libro di Reinhold: "Nanga Parbat. La montagna del destino".

2 commenti:

  1. sì, una delle poche trasmissioni che guardo

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  2. Francesca,
    due cose: su Fazio forse alla fine prendere un po' più di posizione cercar di far capire da che parte stai, non destra sinistra ma sul futuro per i nostri figli si. Lo so è dura a volte si pensa alla pagnotta grande e piccola che sia. Lo dice uno che senza grandi meriti a 53 anni ha mandato a quel paese il suo CDA e adesso un anno dopo si sta reinventando una vita lavorativemente parlando. Se va bene ok, se non va ... tanto si puo' vivere con molto meno, come ricordavi tu dei tuoi, nostri, antenati.L'importante è essere a posto con la propria coscienza, poi una baita, un posto in montagna, quello grazie a dio ce l'ho ancora, per cui.... Messner se vuoi per me.... un casino da giovane, molta ammirazione da vecchio.... Ha 10 esatti più di me, nel 1970 io iniziavo ad arrampicare, allora c'era il sassismo Ivan Guerini la val di Mello, era la nostra la nostra Berkeley dell'arrampicata, la patria della contestazione. Messner era visto come un antesignano per certi versi, però uno che già sfruttava i media che noi rifiutavamo (allora la parola media non esisteva, la uso oggi perchè non mi ricordo così si usava). Oggi quando i 10 anni di differenza tra me e lui contano ormai poco o nulla, pur nel rispetto tra un grande dell'alpinismo ed uno meno che normale in quel mondo, provo per lui un sentimento di grande rispetto anche per quello che ha saputo fare dopo. Con tutte le contradizioni che fanno parte della vita della crescita di ciascuno ha sempre mantenuto una sua corenza. Che poi abbia fatto qualche soldo sfruttando la sua immagine e ciò che di grande ha fatto, BEN VENGA. C'è chi tirando quattro calci ad un pallone, qualche racchettata o mostrando parti più o meno nobili del proprio corpo, maschi o femmine che siano, hanno guadagnato ben più di lui. Almeno lui ha lasciato un segno nella storia e lo dico con la S maiuscola.
    Scusami non è un commento ad un post è se vuoi un piccolo ricordo di un periodo della mia vita. Grazie di avermi dato l'occasione. Ciao Guido

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