giovedì 20 novembre 2008

Ristorante all'aperto


Cinciarella alle prese col canederlo. Bolzano, lorto, by Edo.

Ho riaperto il ristorante per volatili, come tutti gli inverni. Non ci sono volute molte ore per veder arrivare la gang dei passeri: piccoli teppisti pennuti che viaggiano sempre in gruppo; e poche ore ci sono volute alle cince par scoprire il loro canederlo di grasso e semi. Agilissime e veloci, piccole trapeziste senza rete, eleganti equilibriste dal raffinato cappellino .

In montagna è arrivta la neve e sono scesi in città anche i verdoni: tempo mezzo secondo e stanno già attaccando lite con chiunque svolazzi nei dintorni: lampi gialli di piume così impegnati a beccarsi a vicenda da scordarsi di mangiare;  

I pettirossi! Anche i pettirossi fanno una minimigrazione: d'estate non li si vede in giro, dall'autunno inoltrato fino alla tarda primavera sono in pianura. E troppo spesso trovo sulle scale un corpicino di pochi grammi, una pallottola di piume, con il collo spezzato da una delle mie gattacce. Sono territoriali e distratti a controllare il loro regno, a corteggiare le femmine, a tenere lontani i rivali. Sono presuntuosi e un po' bulli, si mettono in mostra, saltellano e volano rasoterra. Ogni volta che ne vedo uno mi si stringe il cuore: quanti giorni durerà?

I merli se ne fregano di tutto e di tutti: simpatici e confidenti, ti vengono fra i piedi mentre vanghi, a scavare lombrichi nella terra appena smossa. Da stare attenti a non pestarli. Specialisti nello sradicare l'insalatina appena trapiantata: chissà che bella larva ci sarà sotto quella piantina sofferente! Tornati dalla campagna autunnale nei vigneti dei dintorni, si sono già mangiati i pochi cachi salvati dalla grandine e metà delle bacche della mia pyracantha e alle gatte fanno marameo.

merlo

Ladruncolo pescato con il becco nella marmellata (foto attraverso i vetri, la qualità è quella che è)

I fringuelli sembrano galline. Belli rotondi, saltellano, razzolano e becchettano sempre sul terreno, difficile vederli fra i rami. Paiono golosi e un po' tonti, impegnati solo ad ingozzarsi senza guardare cosa gli succede intorno. Ma non si sono mai fatti acciuffare dalle belve, si vede che poi tanto scemi e distratti non sono.

I codibugnoli hanno fatto una rapida comparsa poi sono spariti. Colpa mia, non avevo ancora aperto i battenti della mensa. Li sto aspettando, speriamo tornino.

E fra i miei preferiti, la capinera. Si vede poco, ma si sente, eccome si sente. Canta a squarciagola per ore intere, estate ed inverno, di solito bella eretta sul filo della luce o in cima al cipresso. Da domandarsi come facciano polmoncini così piccini a fare un baccano del genere. E come canta bene! Mica un cip cip da quattro soldi, ma cascate di note, tirate lunghissime senza prender fiato, trilli, gorgheggi. Non scende mai fra noi terricoli, non si abbassa a mendicare becchime nella mangiatoia, lei si arrangia da sola, e dall'alto del suo filo ci copre di musica.

16 commenti:

  1. non potrei farlo... vorrebbe dire aprire anche il ristorante per gatti ;-)
    comunque, sugli alberi di cachi in giardino, restano sempre numerosi frutti apposta per i volatili

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  2. Post veramente delizioso, per chi ha "desiderio di vita, volontà di camminare e pazienza di osservare.” (Mario Rigoni Stern, “Uomini, boschi e api”).
    Mancano solo gli urogalli !!!

    ciao a presto sui ns Blog

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  3. Meraviglia! Quasi quasi durante il weekend mi dedico anch'io ad allestire un minimo di mensa popolare -killer peloso permettendo :)

    [Ehi, ma cosa vedo costì, una pir... ofila?!] ;)

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  4. Di' la verità, Francesca, che non li foraggi disinteressatamente. Un invito alla cena a base di polenta e osei sarebbe ovviamente gradito ;-)

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  5. marzia, mica vero, sepoffa' anche con i felini nei dintorni. Pomeriggio o domani faccio una foto dell'ambaradan, alla mangiatoia le gatte non arrivano. Be' fotografo poi ti spiego un po' di trucchi.

    Tempo fa leggevo su un opuscolo della LIPU (me par) che queste mense salvano un numero impressionante di pennuti dalla fame. Si compensano ampiamente i "prelievi" delle mie cacciatrici.

    Poi un po' di collaborazione ce la mettono anche loro, non sono cosi' sprovveduti da farsi predare come, appunto, polli: stanno attenti, pettirossi a parte.

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  6. Andrea, l'urogallo non ancora, ma ho una lista impressionante di speci passate da queste parti. Questi sono gli ospiti fissi dell'inverno.

    Un'estate abbiamo avuto alcune visite di uno sparviero. Per fortuna, per quanto affascinante, se ne e' andato presto: un ecosostema troppo piccolo e delicato perche' ci stia anche un predatore come lui. si era evidentemente sparsa la voce, erano quasi spariti gli altri uccellini.

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  7. Sisi equipaje, una pir..ofila :D

    e che cavolo, solo io ligia mentre ne ho vista un'intera siepe lunga una decina di metri a 50 passi dal tribunale e numerose altre?

    Conto sulla tua omerta' ;)

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  8. Gambero, come dire, preferisco i gamberi agli osei: troppi ossetti da ripulire :P

    (le schie con la polentina bianca quasi liquida come la fanno in veneto, le hai gia' assaggiate I suppose)

    /me con l'acquolina

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  9. Ma poi come fai a dormire?
    Qui dove sai sono ora, d'estate proprio davanti alle mie finestre, dalle prime luci dell'alba iniziano dei concerti assordanti.E quando poi ci si mettono anche i fagiani è la fine...(prevengo gli eventuali suggerimenti culinari di Gambero Rotto: non si possono catturare, è zona di ripopolamento).
    E in primavera i cari uccellini mi lasciano sempre centinaia di noccioli di ciliegia sui balconi e un mucchio di cacche sulla macchina.;)
    Silvia

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  10. Silvia, io posteggio l'auto sotto un corridoio aereo, arrivano come schegge, girano l'angolo della casa e il cambio di direzione li stimola: la mia Escort, oltre ad essere un vecchio cassone sbugnato, sembra un isola Chincha. Il massimo è a questa stagione, quando hanno la pancia farcita con le bacche viola della mia vite americana: un'isola chincha di guano viola :D

    per il baccano, si ne fanno parecchio. ma in estate la mensa e' chiusa, si arrangino che sono capaci. E se non dormo, non e' sicuramente per il baccano.

    (Ripopolamento? tu invitaci e noi saremo delle tombe :P)

    (per chi fosse privo di senso del'umorismo: sto scherzando!)

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  11. bellissimo blog, bello davvero. Non ti conoscevo...

    Sai che io dò da mangiare agli uccelli sul balcone? Sto in pieno centro a Milano e ne vengono di diversi tipi: passerotti, cornacchie, merli, tordi, pettirossi e qualche piccione, anche se io non vorrei (ma i piccioni poveretti non sanno di essere di serie B, per me...).

    Ciao:)

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  12. francesca, ma riesci a catalizzare gli autori di altri blog che leggo (olte al grande Oscar e agli altri conterranei): dopo xmau, ora anche orientalia4all (l 'erede' di Tucci...)
    non ho parole
    Silvia

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  13. (pstt, son quasi pronta. mezza mela, acqua, manca ricetta per costruire il "canederlo". quale e quanto grasso, quali semi? lumi attendesi. besos :)

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  14. Enrica Orientalia, non conoscere te invece e' quasi impossibile :)

    grazie dell'apprezzamento, spero di vederti ancora da queste parti.

    per i piccioni, ti ho risposto come me la cavo io sull'altro post. Bisogna pero' essere presenti con una certa frequenza quando arrivano, altrimenti c'e' poco da fare

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  15. Silvia, si vede che prima o poi le persone che hanno qualcosa in comune nella blogosfera italiana finiscono per incontrarsi. In fin dei conti siamo quattro gatti.

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