giovedì 21 marzo 2013

Il gatto in un appartamento vuoto

21 marzo, giornata mondiale della poesia.

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Morire – questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare il gatto in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato,
eppure tutto è mutato.
Niente sembra spostato,
eppure tutto è fuori posto.
E la sera la lampada non brilla più.
Si sentono passi sulle scale,
ma non sono quelli.
Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.

Qualcosa qui non comincia
alla sua solita ora.
Qualcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c’era qualcuno, c’era,
e poi d’un tratto è scomparso,
e si ostina a non esserci.
In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani è corso.
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.
Cos’altro si può fare.
Aspettare e dormire.

Che provi solo a tornare,
che si faccia vedere.
Imparerà allora che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro come se proprio non se ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all’inizio niente salti né squittii.

Wisława Szymborska premio Nobel per la letteratura 1996

(ciao Anna, te ne sei andata davvero troppo presto!)

9 commenti:

  1. Non sono mai riuscita a leggerla senza piangere

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  2. Sì, si può anche piangere leggendola, o sorridere malinconici pensando al proprio gatto cosa farebbe senza di te ...

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  3. nemmeno io, Murasaki :)

    (benvenuta su questo blog!)

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  4. Mentre sappiamo benissimo cosa facciamo noi senza il nostro gatto, purtroppo, vero Alligatore?

    Ciao anche a te, paludato rettile :)

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  5. Vera, ti manca un gatto (o due), lo sai vero?

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  6. Senza il nostro gatto? ... lo cercheremo fino alla disperazione, poi saranno lacrime, ma non d'alligatore ;)

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