sabato 28 giugno 2014

Una cascata di ricci

Vedrai, quest’anno non vengono! dicevo questa primavera guardandomi attorno nel giardino sconvolto dai lavori, dal baccano della scavatrice, dagli operai che andavano e venivano pestolando qui e là.

La mattina seguente la fine dei lavori il piattino con la pappa messo per scaramanzia è vuoto: è stato Pauli, il gatto del vicino, mangerebbe anche i sassi se fossero commestibili. Stasera sto di vedetta e lo caccio a secchiate.

Altroché Pauli, ecco il primo:

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Il giorno seguente arriva il secondo:

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Tre!

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tutti 5 insieme non sono riuscita a fotografarli.

E ieri sera: “ehi, guarda, un piccolo! Guarda, sono due! Ma no, quattro! E quello chi è? il quinto?

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5 cuccioli :)

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lunghi circa 10 cm, affamati, curiosi, capaci di addormentarsi di botto nella ciotola come san fare solo i piccoli.

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Niente di strano, direte voi, abitando in campagna. Ma io non abito in campagna, abito in centro, in centrissimo, ho Ötzi per vicino di casa, tanto per capirci, e ho 10 ricci nel giardino da nutrire. Sto interessandomi per vedere se riesco ad ottenere almeno gli assegni familiari :)

domenica 15 giugno 2014

Fototrappola del Papi

tana del papi

Poche righe per una segnalazione: la fototrappola di Massimo Papi: camosci, caprioli, cervi, volpi, orsi! vari altri animali dei nostri boschi nel loro ambiente intenti ai fatti loro, ignari della violazione alla loro privacy. “Tutto ciò che non possiamo, non riusciamo, non vogliamo vedere.” recita il blog di Massimo.

Ogni tanto sul blog c’è la relazione di una gita, belle foto, bei racconti. Ma il cuore è sicuramente la sua raccolta di animali: bellissimo!

domenica 8 giugno 2014

Vacanze gratis? In Alto Adige si può

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In una piccola azienda agricola di alta montagna, come sono gran parte dei masi altoatesini, basta poco per trovarsi in serie difficoltà economiche: il Bauer si infortuna? Si diventa anziani e i figli se ne vanno? Nasce un bimbo nuovo e la Bauerin deve allattare, non può stare molte ore lontana, sul campo? Ecco che manca chi è in grado di andar per legna, di governare il bestiame, di concimare il pascolo, di aggiustare la recinzione…. I contributi in denaro spesso non sono la soluzione: servirebbe aiuto pratico, un paio di mani in più, una schiena giovane, qualcuno che stia con la nonna mentre i giovani stanno lavorando i campi o fanno i fieni…

Ecco l’idea: mettere in contatto chi ha bisogno di aiuto con chi è disponibile a dare una mano. Da quasi 20 anni l’associazione Bergbauernhilfe - Volontariato in montagna seleziona persone disponibili a fare un’esperienza in un maso, a “vivere in prima persona un’esperienza diversa presso i contadini di montagna” e a “offrire sostegno dei contadini e per aiutare con il raccolto, a casa, nella cura per i bambini e per gli anziani e disabili” e li indirizza verso chi è in difficoltà.

Sì, forse non è proprio la solita idea di vacanza fatta di spiaggia, sole, bagni, racchettoni, disco, gnocche, relax e nemmeno quella di trekking, mountain bike, nordic walking, rafting, canyoning, wellness; con il titolo del post un pochino vi ho ingannati, è una vacanza a farsi il culo, di alzatacce, a letto con le galline, letame, vacche, rastrelli, accette, vesciche sulle mani, “di duro lavoro fisico, il servizio per altri e di vivere in armonia con la natura, profonda soddisfazione e gioia”.

Interessante vedere quante persone si sono iscritte come volontari, e come sono cresciute negli anni:

per quanti giorni di intervento effettivo prestato:

e quanti sono i masi che hanno richiesto un aiuto:

e la provenienza dei volontari:

Chi viene aiutato?
I masi devono soddisfare diverse condizioni definite con chiarezza dall'Associazione e verificate anche facendo sopralluoghi presso i masi. Deve essere un maso, dove il lavoro è molto duro. Ci sono anche i punti di difficoltà da considerare (sono composte dal ripido pendio, la superficie da lavorare a mano, la distanza dal paese più vicino e l'altitudine del maso).

[…]

Inoltre sono considerati anche la situazione sociale e finanziaria del maso e anche l'impegno sociale dei contadini nella vita nelle comunità. Particolare attenzione è data ai masi che accolgono persone anziane e/o ammalate oppure in situazione di handicap.”

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Per fare domanda è sufficiente avere 18 anni ed è indispensabile saper badare a sé stessi e aver voglia di lavorare: che il volontario non diventi una rogna in più invece che un sollievo. Portarsi scarponi, maglioni, giacca a vento, vestiti da lavoro; vitto e alloggio verranno condivisi con gli abitanti del maso. Si può far domanda da soli, in coppia, con la famiglia intera. Ci pensa poi l’associazione ad accoppiare nella maniera più proficua i volontari con i masi, a supportare i volontari per gli eventuali problemi, ad assicurarli, a non abbandonarli al loro destino una volta al maso.

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“Ma perché dovremmo? Al bar non ci servono perché siamo italiani, i tedeschi ci trattano male e ce l’hanno con noi!” vero? Ecco qualche estratto dal feedback di Gino Servillo da Scafati (SA), reduce da un’esperienza al maso nel 2012:

“Sono contento di essere stato alla festa e di far parte di quest’Associazione, di cui sono fiero. Ritengo che i Masi di alta montagna facciano parte di un patrimonio inestimabile di tutto l'Alto Adige, non solo dal punto di vista paesaggistico ma anche culturale e umano. Sostenere i masi dell'Alto Adige vuol dire tutelare un patrimonio che è di tutti noi non solo dei privati contadini. Sono contento dell'accoglienza che mi è stata riservata al mio arrivo alla “Bürgerhaus” e ringrazio gli organizzatori e tutti i volontari, presenti e non presenti, per l'aiuto che ogni anno danno ai proprietari dei masi sacrificando se stessi e le proprie famiglie per una causa di grande valore umano. Spero anche per il prossimo anno di dare il mio, piccolo, contributo di assistenza che tutti i masi meritano! Un saluto di cuore, Gino Servillo “

Bisogna sapere per forza il tedesco? Sarebbe meglio, ma non è indispensabile.

Erica Balella da Fusignano (Ravenna):

Sono stata ospite presso un maso nella Valle Isarco, dove la famiglia mi ha fatto sentire subito come a casa. Vorrei innanzittutto ringraziare chi mi ha ospitato con tanto amore e affetto. Grazie per l’ ospitalità, la cortesia e la gentilezza. Grazie a E. per le chiacchierate con gelato, a R. per l'affetto che mi ha trasmesso e l’inaspettata gita al mercato, a W. per l'ottima cucina (la migliore cuoca e amica che potessi incontrare!!) e tutti i consigli culinari che mi ha dato (spero di metterli in pratica!) e a L. un ragazzo dal cuore d’oro e un lavoratore inesauribile! Grazie a E. per le passeggiate dopo pranzo e E. che ha sorvegliato su tutti noi.

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Simone da Treviso:

Il lavoro nei campi e nella fattoria non è mancato, ma noi ci siamo portati a casa molto di più dei muscoli un po' doloranti. Abbiamo visto e vissuto in una realtà ben diversa dalla nostra, fatta di ritmi lenti, fatta dal ritrovarsi come una grande famiglia a tavola, fatta di sapori senza tempo e riscoperta del benessere dato dal coltivare una terra così difficile ma anche così bella. Indimenticabili le ore passate in stalla a curare gli animali, a tagliare il formaggio, a metterlo nel fienile... “

Insomma, vacanze attive e avventurose senza lasciare niente al caso in un territorio mozzafiato fra panorami grandiosi, in mezzo alla natura incontaminata ad un passo dalle Dolomiti patrimonio dell’umanità, dove protagonista è la natura, ma anche cultura, storia e tradizioni, in un ambiente familiare che vi farà sentire come a casa vostra. Ci si fa il culo come un ombrello, ma il prezzo è davvero conveniente! ;)

Informazioni sul sito dell’associazione

“Rassegna Stampa”
Mountain blog - “VACANZA UTILE” Volontariato in montagna
Alto Adige.com: Volontariato in montagna
Quotidiano Alto Adige: Aiutare i contadini nei masi di alta montagna
Famiglia cristiana: faticare ad alta quota